Divinità Celtiche: part 2
Gli dei celtici
Manannan Mac Lir
Manannan Mac Lir è uno degli dei più antichi, tanto che si
pensa che il suo culto fosse già praticato prima dell’arrivo dei Tuatha de
Danaan. È il dio del mare, in particolare del tratto che circonda l’isola di
Man; governa il tempo atmosferico ed è anche associato alla reincarnazione. È il
padre adottivo del dio Lugh.
Il Daghdha
Il Daghdha è considerato il padre di tutti gli dei irlandesi
e uno dei tre sovrani dei Tuatha de Danaan. Di solito il suo nome si traduce
come “il dio buono”. Il druidi lo ritenevano la divinità della saggezza, della
terra e del cielo. Tra i suoi attribuiti vi sono la clava e un calderone che
fornisce eterno nutrimento. È il padre di Brighid, Ogma e Aengus.
Lugh
Lugh è il dio della luce e delle arti. Secondo alcuni miti è
giunto dal mare, mentre altri sostengono che sia uno dei figli del Daghdha. Il suo
attributo è una lunga lancia. È il secondo sovrano dei Tuatha de Danaan e
aiutava gli uomini in battaglia donando loro abilità magiche. La ricorrenza
principale in suo onore è la festa del raccolto chiamata Lughnasadh, che cade
il 1 agosto.
Ogma
Ogma è il dio del linguaggio. Ha la funzione di guidare i
morti, ma si dice anche che le sue parole possano legare gli uomini. È il padre
dell’Alfabeto celtico noto come Ogham, usato di rado nella vita quotidiana ma
riservato agli scopi religiosi. È associato al dio Ogmios, la divinità gallica
dell’eloquenza e della poesia.
L’alfabeto Ogham
Le lettere di questo alfabeto sono costituite da trattini
disposti lungo un’asse centrale. Alcune streghe incidono le lettere su una
serie di bastoncini che utilizzano poi per la divinazione, in modo simile alle
rune.
Aengus
Aengus è uno dei figli del Daghdha e il dio dell’amore non
corrispondono; è associato anche ai riti funebri. È un dio dispettoso noto per
il suo spirito e il suo fascino.
Cernunnos
Cernunnos è un dio di origine gallica dotato di corna da
cervo. È il dio della fertilità e degli animali nonché il guardiano dell’oltretomba,
ed è associato alla prosperità. È legato anche alla figura di Herne, un
cacciatore leggendario.
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