Le Regole da seguire
Le quattro regole
Soppesate sempre con cura le motivazioni e le possibili
conseguenze dei vostri incantesimi. Per evitare di compiere sortilegi contrari
all’etica della stregoneria, attenetevi alle seguenti regole.
1 Non lanciate incantesimi sulle persone senza il loro
permesso.
2 Non lanciate incantesimi che danneggino voi o gli altri.
3 Non lanciate incantesimi in modo affrettato.
4 Non lanciate incantesimi quando siete in collera.
La legge del tre
Secondo questa regola qualunque cosa facciamo ci torna
indietro triplicata. In generale, quindi, una persona che ha un approccio
positivo alla vita condurrà un’esistenza felice.
Purtroppo la legge vale anche per i comportamenti negativi,
quali gli incantesimi per manipolare la mente. Se compiete un sortilegio per
far innamorare di voi una persona, il vostro amore nei suoi confronti diventerà
tre volte più forte e potrebbe trasformarsi in un’ossessione.
La legge del tre è simile al principio del Karma: ricordate
che le vostre azioni avranno ripercussioni sul futuro, nel bene o nel male.
Domande da porsi prima di lanciare un incantesimo
Oltre a tenere presenti le quattro regole e la legge del
Tre, prima di compiere un sortilegio ponetevi le seguenti domande per capire se
state agendo bene.
1 Quali sono le possibili conseguenze (positive e negative)
di questo incantesimo?
2 Sto manipolando la mente di qualcuno?
3 Se non potessi ricorrere alla magia, vorrei ottenere
questo risultato?
4 Esiste un modo più semplice per produrre lo stesso
effetto?
Incantesimi di guarigione
Come per tutte le regole, esistono delle eccezioni. È possibile
lanciare un incantesimo di guarigione su qualcuno senza il suo permesso, se non
è in grado di darlo. Nel caso in cui la persona sia priva di conoscenza o se si
tratta di un bambino, aggiungete nella formula del sortilegio la possibilità
per il suo spirito di rifiutare l’energia, se è questo che vuole.
Incantesimi veloci
È possibile lanciare incantesimi in fretta nel caso di
necessità immediate, per esempio per essere protetti da un pericolo incombente.
La terza regola si applica solo alle situazioni in cui la pressione emotiva
impedisce di pensare con lucidità.
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